L’ultimo dato che certifica il contributo di Cielo e Terra vini per la sostenibilità è fornito da Amorim Cork, multinazionale portoghese nel sughero: sono 1725,9 le tonnellate di CO2 “compensate” nel 2019, attraverso l’acquisto e l’utilizzo di tappi in sughero certificati.
Sì, perché il valore aggiunto nel bilancio green di una cantina può derivare anche dalla scelta del giusto partner. Può non sembrare semplice acquisire questo concetto, in realtà il numero intende dimostrare che utilizzando il sughero anziché altre chiusure in plastica o alluminio, il beneficio che se ne trae in termini ambientali è degno di nota. Con questo non si intende promuovere un materiale o un’azienda, ma far capire che ogni decisione o scelta che si compie in azienda ha spesso ripercussioni in più ambiti, economico, sociale o ambientale.
Per questo Cielo e Terra redige la Relazione sulla gestione integrata, un documento che definisce il valore dell’azienda non solo in termini economici e finanziari ma anche, e soprattutto, sulla base delle risorse ambientali, intellettuali, umane e sociali investite e generate nei processi di produzione e nel modello di business.
In particolare, l’attenzione al capitale naturale è dimostrata dagli investimenti effettuati negli impianti tecnologici che hanno consentito il miglioramento delle performance ambientali aziendali con l’ottimizzazione dei consumi di energia e acqua.
“Dal 2015 abbiamo un trend di riduzione generale dei consumi energetici, in termini assoluti” – racconta Giampietro Povolo, responsabile operation e CSR di Cielo e Terra – “Le forniture di energia elettrica sono certificate 100% provenienti da fonti rinnovabili. Le innovazioni tecnologiche introdotte volte al risparmio energetico e alla riduzione dei consumi dell’acqua dimostrano che alle nostre bottiglie sono associati i più bassi consumi d’acqua del settore”.
Sempre con l’obiettivo di ridurre il suo impatto sull’ambiente, dal 2015 Cielo e Terra è riuscita a limitare la produzione di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica. Alcuni scarti di produzione sono inseriti in cicli virtuosi di recupero e valorizzazione, come il progetto Rafcycle, in collaborazione con UPM Raflatac e il progetto Tappo Etico, in collaborazione con Amorim Cork.
Con riferimento al capitale sociale/umano, Cielo e Terra contribuisce tramite donazioni (60.000 euro nel 2019) alle attività in Italia e all’estero di Murialdo World Onlus, ha realizzato progetti di integrazione lavorativa con A.Gen.Do Coop. Sociale di Vicenza. Collabora ed è socio sostenitore del CUOA Business School in ambito di Lean ed economia circolare, ha partecipato alla divulgazione dei temi di sostenibilità ambientale nella filiera vitivinicola con l’Università Cà Foscari di Venezia e Rete231, con un focus particolare sulle tematiche BCorp.
Infine, il percorso intrapreso negli anni ha portato Cielo e Terra ad ottenere nel Marzo 2020 la certificazione BCorp, riconoscimento di un modello di gestione for profit che fa del business una forza positiva che può e deve tradursi in benessere per le persone e per il pianeta. Così si valutano, seguendo un rigido protocollo che fissa gli standard di misura di impatto, la Governance in termini di responsabilità e trasparenza, la Gestione delle Risorse Umane, i rapporti con la Comunità di riferimento, l’Ambiente e tutte le azioni mirate alla sua sostenibilità, i Clienti e l’impatto positivo di prodotti e/o servizi.
Una recente ricerca diffusa da ConsumerLab sottolinea il divario ancora esistente fra l’impegno delle aziende in ambito di sostenibilità e quanto percepito dai consumatori. È tempo di fare chiarezza, di dimostrare con i numeri e con impegni concreti come un’azienda lavora, qual è il suo contributo e come questo si colloca nell’ambito dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle nazioni Unite, un programma di azione per le persone, il pianeta e la prosperità.