La storia di Ema per riflettere sul valore della vita e delle relazioni

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L’Amministrazione comunale di Montorso, in collaborazione con la Fondazione Ema Pesciolinorosso, ha organizzato nella tensostruttura di Villa Da Porto un evento pubblico rivolto a giovani e genitori dei ragazzi delle medie di Montorso e Zermeghedo che ha visto come protagonista Giampietro Ghidini, papà di Emanuele gettatosi a 16 anni in un fiume a causa dell’effetto di una pastiglia di LSD e trovato morto 10 ore dopo.

Papà Giampietro ha incontrato più di duecento persone, alle quali ha raccontato la storia di Emanuele sottolineando l’importanza del dialogo tra genitori e figli, della fiducia e dell’amore che devono essere coltivati giorno per giorno, del tempo da trascorrere insieme senza essere disturbati dall’orologio o dal telefono. Una serata molto apprezzata dai presenti, che al termine hanno potuto parlare direttamente con Giampietro e salutare la moglie e la figlia Alessandra.

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L’assessore all’istruzione Daniela Brunello esprime un sentito ringraziamento alla Pro Loco e alla Protezione Civile di Montorso per aver collaborato nella realizzazione della serata, al dirigente scolastico Prof. Pierpaolo Frigotto che ha aderito all’iniziativa e all’Amministrazione comunale di Arzignano (in particolare gli assessori Laura Zigiotto e Alessia Bevilacqua) per la disponibilità del Teatro Mattarello di Arzignano.

La giornata si era infatti aperta al mattino con un incontro in Teatro rivolto agli studenti di seconda e terza media della Beltrame di Montorso e della Motterle di Arzignano (circa 430 ragazzi). Il Teatro è stato gentilmente messo a disposizione gratuitamente dall’Assessore all’Istruzione di Arzignano Laura Zigiotto, che ha predisposto anche il servizio di vigilanza lungo le strade per i ragazzi di Arzignano che si sono spostati a piedi, mentre i ragazzi di Montorso sono stati trasportati con i pullman grazie alla collaborazione tra l’IC Parise e l’Amministrazione di Montorso.

I ragazzi sono rimasti molto colpiti dalla storia. Papà Giampietro ha parlato loro dei pericoli causati dalle dipendenze da droga, alcol, fumo, dall’uso eccessivo del telefono che può diventare una forma di schiavitù, e poi il bullismo e l’importanza dell’ascolto e dell’attenzione verso i compagni, l’importanza di saper andare contro corrente. Nell’ultima mezz’ora, dopo aver ascoltato con molta attenzione, i ragazzi hanno potuto fare alcune domande a papà Giampietro che è andato in mezzo a loro per rispondere. E alla fine alcuni ragazzi si sono fermati per abbracciarlo.

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