Verso la riorganizzazione del bacino dei rifiuti, le perplessità del sindaco e i dati virtuosi di Montorso

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Nell’ultima seduta il Consiglio Comunale di Montorso Vicentino ha approvato il nuovo bacino provinciale per la gestione dei rifiuti, un nuovo assetto sul quale però il sindaco Antonio Tonello esprime alcune perplessità e preoccupazioni.
“È una riorganizzazione chiesta dalla Regione sulla base di norme comunitarie – spiega il primo cittadino – a cui non possiamo opporci per il rischio di commissariamento del Comune, si tratta insomma di una vera e propria scelta coatta. Questo nuovo metodo nella gestione dei rifiuti voluto dall’Europa è basato su grandi società che si fanno concorrenza in una continua gara per ottenere la gestione di bacini di grandi dimensioni. Noi riteniamo che toglierà la possibilità ai nostri cittadini di avere un servizio territoriale con la qualità e i costi che attualmente abbiamo. Questo nuovo meccanismo creerà delle società in cui difficilmente potremo avere voce, sia come amministratori che come cittadini, e da cui sarà più difficile avere risposte a singole e personali esigenze o avere tutela da inadempienze nel servizio. Oggi invece abbiamo una società la cui gestione è controllata dai Comuni soci e che organizza il lavoro e gli investimenti secondo programmi pluriennali, tenendo presente le esigenze del territorio, proprio perché essa stessa è espressione del territorio. L’attuale società Agno Chiampo Ambiente è insomma un patrimonio pubblico, che con la gara europea rischia di essere sostituito da un soggetto estraneo”.
“L’ottimo funzionamento dell’attuale sistema – sottolinea l’assessore ai rifiuti solidi urbani Luca Calderato – è dimostrato dai numeri. Nel nostro Comune quest’anno la TARI, a seconda della tipologia di utenti, è calata tra il 4 e il 7%, confermando il trend positivo registrato anche nel 2014 rispetto al 2013, e questo grazie alla buona gestione di Agno Chiampo Ambiente, che rispetto all’anno scorso ha ridotto del 6,6% i costi a carico del nostro Comune, e grazie ai cittadini, che quotidianamente si impegnano nella corretta differenziazione dei rifiuti”.
“Possiamo dire con un certo orgoglio – conclude il sindaco – che nel nostro Comune vengono smentiti i recenti studi della CGIA di Mestre, la quale ha indicato, tra il 2010 e il 2015, aumenti fino al 25,5% della TARI a carico delle famiglie italiane. Non è il caso di Montorso, che può essere considerato come un esempio di gestione virtuosa del ciclo integrato dei rifiuti”.

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